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20 Feb Milleproroghe, torna la rottamazione quater: ecco come funziona
Il Parlamento ha approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che offre ai cittadini una nuova opportunità per dilazionare il loro debito con il fisco. I contribuenti “decaduti” al 31 dicembre 2024, cioè coloro che avevano aderito alla sanatoria delle cartelle ma hanno perso il beneficio della rateizzazione per mancato pagamento di una rata, potranno essere riammessi alla definizione agevolata con la Rottamazione Quater. La rottamazione quater permetteva la dilazione del debito fino a un massimo di 18 rate in 5 anni senza pagare sanzioni, interessi e aggio della riscossione. L’arco di tempo interessato comprende le cartelle ricevute tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
I contribuenti decaduti potranno rientrare nella Rottamazione Quater presentando una domanda online all’Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2025. Questi dovranno scegliere se versare l’importo dovuto in un’unica rata entro il 31 luglio, o se quella sarà la prima di dieci rate. Le scadenze successive sono il 30 novembre 2025 e poi il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027. I pagamenti saranno considerati validi se effettuati con un massimo di cinque giorni di tolleranza. In caso di ritardo, il beneficio della rottamazione verrà perso, e le rate già pagate saranno considerate come acconti sulle somme dovute. Chi otterrà la riammissione alla definizione agevolata dovrà però aggiungere al conto un interesse del 2% annuo a decorrere dal 1° novembre 2023.
Rottamazione Quinques. La riapertura dei termini della rottamazione quater votata con il Milleproroghe non è collegata alla nuova sanatoria che la Lega sta proponendo. Matteo Salvini spinge per una rottamazione quinquies: una sanatoria decennale in 120 rate per le cartelle non saldate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, senza pagare interessi, sanzioni e aggio. Questo provvedimento sarebbe molto oneroso, con un costo stimato di circa 5 miliardi di euro, di cui 3 miliardi previsti per l’anno prossimo. Gli esperti economici della Lega stimano che la misura potrebbe coinvolgere 10 milioni di italiani.