19 Lug New York si schiera per una agricoltura rispettosa del clima
Per contribuire fattivamente ad un cambio di passo nelle pratiche agricole per renderle a basso impatto ambientale anche il Senato dello Stato di New York si è schierato approvando il Soil Health and Climate Resiliency Act.
Un passo importante, fortemente voluto da un’ampia coalizione di organizzazioni ambientaliste e agricole come la Northeast Organic Farming Association of NY (NOFA-NY) e l’American Farmland Trust. Lo Stato di New York ha quasi tre milioni di ettari di terreni coltivabili.
La legge S4722A/A5386A, sarà consegnata entro la fine dell’anno al Governatore dello Stato Andrew Cuomo la cui firma la farà entrare effettivamente in vigore.
Sono tre le iniziative fondamentali per raggiungere l’obiettivo sperato.
1 – La salute del suolo.
2 – Agricoltura resiliente agli eventi meteorologici estremi.
3 – Attività di ricerca attraverso il Dipartimento di Agricoltura e mercati dello Stato di New York.
Si vuole creare una serie di standard volontari per la salute del suolo con l’obiettivo di guidare le scelte strategiche delle aziende agricole.
Questo permetterebbe agli agricoltori di trarre vantaggio dalle nuove pratiche di gestione.
“Questa legislazione ha collegato per la prima volta le politiche agricole di New York, la qualità dell’acqua e i cambiamenti climatici in una strategia utile a tutti, che aumenterà la resilienza delle aziende agricole e delle comunità, proteggerà le risorse idriche e amplierà il ruolo delle nostre fattorie nel soddisfare gli obiettivi climatici immagazzinando più carbonio nei suoli”, ha affermato David W. Wolfe, professore di Ecologia vegetale alla Cornell University e capo progetto della New York Soil Health Roadmap.
Non è un caso che la legge abbia puntato l’accento sul futuro degli agricoltori locali. Sono loro che stanno affrontando in prima persona l’incertezza sul clima e sulle conseguenze degli eventi meteorologici estremi.
Per aiutarli, la legge sottolinea che aumentando la materia organica del suolo si può migliorare l’adattamento alle siccità, alle inondazioni, ridurre l’erosione e il deflusso di nutrienti durante le piogge più forti. Tutti aspetti che alla fine si traducono in perdite economiche per le imprese agricole.