18 Gen No tax area dipendenti, pensionati e autonomi: fino a quale soglia non si pagano tasse?
Il 31 dicembre è entrato in vigore il Decreto Legislativo 216/2023, con il quale il Governo ha attuato il primo modulo di riforma dell’Irpef, includendo modifiche alla no tax area e introducendo altre misure relative alle imposte sui redditi. Una delle novità più significative riguarda le nuove aliquote dell’Irpef, che sono state ridotte da 4 a 3 scaglioni per favorire una minore tassazione dei redditi medio-bassi.
Il decreto ha anche rivisto la no tax area per i dipendenti, portandola agli stessi livelli previsti per i pensionati. Questo ha richiesto un coordinamento con la normativa relativa all’ex Bonus Renzi, al fine di garantire che la riduzione dell’Irpef non comportasse una diminuzione dei beneficiari del bonus.
Va notato che la no tax area per i pensionati e gli autonomi rimane invariata. La no tax area individua il reddito entro il quale l’imposta dovuta è pari a zero, e questa è fissata per tipologia di reddito, includendo pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi.
Per quanto riguarda le aliquote Irpef, nel 2024 sono state introdotte nuove percentuali: 23% per redditi fino a 28.000 euro, 35% per redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, e 43% per redditi superiori a 50.000 euro.
In relazione alla no tax area per i pensionati, quelli con redditi fino a 8.500 euro sono esenti dall’Irpef. La no tax area dipendenti è stata innalzata a 1.955 euro per il 2024, in modo che coincida con la no tax area per i pensionati. Entrambe sono fissate a 8.500 euro, calcolate moltiplicando l’aliquota del primo scaglione Irpef (23%) per il limite di 8.500 euro.
Il decreto conferma anche il taglio al cuneo fiscale e introduce modifiche al bonus Renzi, mantenendo sostanzialmente invariata la platea dei beneficiari nonostante la riduzione dell’Irpef sulla no tax area.
Considerando le stime effettuate da società specializzate, e tenendo conto delle diverse misure esaminate finora (come il taglio del cuneo fiscale e la nuova no tax area), sembra che fino a circa 13.000 euro non si dovranno pagare imposte. Ciò significa che la soglia effettiva della no tax area è più elevata rispetto a quella prevista dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
Per quanto riguarda gli autonomi e i titolari di reddito di impresa, la no tax area è stata oggetto di cambiamenti. Con la Legge n°234/2021, con effetto sui redditi da dichiarare nel 2023, la no tax area per il lavoro autonomo occasionale (redditi diversi, ex art. 67 del TUIR) è stata modificata. La detrazione per questa “tipologia di reddito” è stata incrementata da 1.104 euro a 1.265 euro. Di conseguenza, per i redditi derivanti dal lavoro autonomo occasionale, la no tax area è salita da 4.800 euro a 5.500 euro.
Questa novità si applica anche ai redditi di impresa. L’importo di 1.265 euro rappresenta l’Irpef teoricamente dovuta per i redditi fino a 5.500 euro (calcolata come 5.500 euro moltiplicati per l’aliquota del 23%).