10 Ott Non si ferma il “cantiere-Superbonus”: superata la soglia dei 51mld di euro d’investimenti
Gli oltre 51 miliardi di euro di investimenti monitorati dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), nell’ambito di accesso al Superbonus, hanno già fruttato detrazioni per più di 35 miliardi, nel corso del prossimo quinquennio, considerando soltanto i lavori già realizzati.
Osservando i dati dell’ultimo rapporto dell’Enea, infatti, sono 307.191 i lavori avviati. Di questi, il 12,3% interessa i condomini, il 58,2% edifici unifamiliari e il 29,5% unità immobiliari funzionalmente indipendenti – con uno o più accessi autonomi dall’esterno e site in edifici plurifamiliari, cioè villette a schiera o bifamiliari. Riguardo le spese e gli investimenti, 22,1 miliardi sono stati indirizzati sui condomini, 20,2 miliardi su edifici unifamiliari e 8,7 miliardi su unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Chi spende di più, largo ai condomini
Scorrendo le statistiche dell’Enea un dato è evidente: la spesa media più significativa è sostenuta per efficientare i condomini. Infatti, per tali interventi è generalmente richiesto un investimento il cui valore medio è pari a 585.759,17 euro. A seguire gli edifici unifamiliari, la cui spesa media sostenuta dai proprietari è di 113.327,08 euro, mentre per i lavori sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti l’esborso medio è di 97.025,57 euro.
La mappa del 110%
La Lombardia si conferma in testa alla classifica nell’utilizzo e nella spesa correlata al Superbonus 110%, con 47.288 lavori avviati e un totale di oltre 8,6 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione. Seguono il Veneto, 37.675 interventi e 5 miliardi di euro d’investimenti, e il Lazio, con 26.938 interventi già avviati e 4,7 miliardi di euro di investimenti. Al quarto posto si colloca la Campania, prima delle regioni del Sud, con 3,8 miliardi d’investimenti per 18.306 interventi. In sostanza, dei 51 miliardi ammessi in detrazione, solo 16 miliardi sono riconducibili alle regioni del nostro Mezzogiorno.
fonte: fiscooggi.it