15 Mar Nuove risorse in arrivo dal MISE per il bando Macchinari innovativi
Un decreto del Ministero dello Sviluppo economico di prossima pubblicazione stanzia 93,5 milioni per le imprese del Mezzogiorno interessate agli incentivi per i macchinari innovativi.
Per rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, il MISE, con decreto del 30 ottobre 2019 ha messo a disposizione 265 milioni di euro, di cui il 25% riservato alle micro e piccole imprese.
L’obiettivo è quello di sostenere la trasformazione digitale delle aziende attraverso l’utilizzo delle tecnologie previste nell’ambito del piano Impresa 4.0 o di favorire la loro transizione verso l’economia circolare.
Il bando Macchinari Innovativi
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e non abbiano effettuato, nei 2 anni precedenti, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento.
Alle agevolazioni possono accedere anche i liberi professionisti. Inoltre, per facilitare l’accesso alle agevolazioni delle imprese di micro e piccola dimensione sono ammesse anche le reti d’impresa.
Investimenti in ottica 4.0: per quali tecnologie chiedere l’agevolazione?
I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere investimenti innovativi diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa per consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0.
Le tecnologie ammesse sono:
- Advanced manufacturing solutions
- Additive manufacturing
- Realtà aumentata
- Simulation
- Integrazione orizzontale e verticale
- Internet of things e Industrial internet
- Cloud
- Cybersecurity
- Big data e Analytics
Gli investimenti ammessi in ottica economia circolare
In alternativa, i programmi devono favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare attraverso l’applicazione di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile.
Nello specifico, sono ammesse:
- Soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale
- Tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime
- Sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua
- Soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo
- Utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
- Implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri
Come funzionano le agevolazioni
Le spese ammissibili devono essere comprese tra i 400mila euro e i 3 milioni.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di una percentuale delle spese ammissibili pari al 75%.
In particolare, per le imprese micro e piccole il contributo è del 35% e il finanziamento agevolato del 40%, mentre per le imprese di media dimensione è previsto un contributo in conto impianti del 25% e un finanziamento agevolato del 50%.
Nella prima fase risorse esaurite in un giorno
L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni si svolgeva in due fasi: la compilazione della domanda poteva essere fatta a partire dal 23 luglio 2020, ma l’invio vero e proprio della domanda di accesso alle agevolazioni era fissato a partire dal 30 luglio.
Nelle prime 24 ore sono state 386 le domande presentate dalle PMI e reti d’impresa, e l’ammontare complessivo delle agevolazioni richieste è risultato pari a circa 360 milioni di euro.
Nel dettaglio, sono state 70 le domande presentate da microimprese, 242 da piccole imprese e 74 da quelle di media dimensione, per un ammontare complessivo di investimenti innovativi previsti pari a circa 480 milioni di euro.
Nuova iniezione di risorse per arrivare a una platea più ampia di imprese
In base a quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, sarebbe in corso di pubblicazione un decreto MISE che stanzia nuove risorse per le agevolazioni, che si aggiungeranno a quelle già previste per il primo sportello, cioè 132,5 milioni, metà del plafond complessivo.
Dopo aprile è prevista l’apertura del secondo sportello, sempre del valore di 132,5 milioni. Per il secondo bando saranno seguite le stesse regole del primo basate sulla procedura valutativa a sportello.
Nel frattempo una circolare del Ministero dello Sviluppo ha reso operativa una novità della Nuova Sabatini, altra misura agevolativa rivolta alle imprese per l’acquisto di beni strumentali, che prevede l’erogazione dei contributi in un unica soluzione per tutte le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2021.
Confermata l’erogazione unica anche per le domande presentate dal 1° maggio 2019 al 16 luglio 2020 (se il finanziamento è al massimo di 100mila euro) e dal 17 luglio 2020 al 31 dicembre 2020 (per finanziamenti fino a 200mila euro).