13 Gen Pensione, quota 103 e bonus Maroni 2025: cosa conviene fare?
Nel 2025, i lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione anticipata avranno due opzioni: andare in pensione o continuare a lavorare accumulando un tesoretto detassato. Le opzioni di pensione anticipata includono Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) e la pensione anticipata ordinaria (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini). La Legge di Bilancio rinnova il bonus Maroni 2025, che incentiva chi sceglie di continuare a lavorare, permettendo di ricevere in busta paga la quota dei contributi previdenziali (9,19% dello stipendio lordo) esente da tassazione IRPEF. Questo aumenta il reddito attuale e consente di continuare a maturare contributi previdenziali.
La scelta tra pensione anticipata e continuare a lavorare con il bonus Maroni presenta vantaggi e compromessi. Quota 103 permette di andare in pensione con un assegno immediato, ma il calcolo è interamente contributivo, con un massimo di 3.016,95 euro lordi mensili. La pensione anticipata ordinaria offre un trattamento potenzialmente più elevato, ma meno flessibile. Chi ha anzianità contributiva al 31.12.1995 può richiedere la pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contributi (donne) o 42 anni e 10 mesi (uomini). Il bonus Maroni 2025 incentiva a continuare a lavorare, offrendo un aumento netto dello stipendio e migliorando la futura pensione grazie ai contributi aziendali continuativi.
Nel 2025, il Bonus Maroni rappresenta un’alternativa al pensionamento anticipato. La Legge di Bilancio 2025 ha reso più vantaggioso continuare a lavorare, poiché per la pensione anticipata è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro. Il bonus non sarà soggetto a tassazione IRPEF, garantendo un aumento netto del reddito mensile. I miglioramenti includono l’ampliamento delle categorie di beneficiari e l’esenzione fiscale totale delle somme ricevute. L’erogazione del bonus inizia dal mese successivo alla richiesta, rispettando i termini previsti.
La decisione tra lasciare il lavoro o continuare beneficiando del bonus Maroni deve considerare vari fattori: l’impatto economico immediato e futuro, il benessere personale e la qualità della vita, le prospettive di vita e le condizioni di salute, e le esigenze familiari o altre responsabilità. Questa complessità richiede un’analisi approfondita della situazione individuale, preferibilmente con il supporto di un consulente previdenziale, per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla normativa 2025.