02 Giu Puglia: ciliegie buttate in strada, la rabbia dei produttori
Esplode la rabbia dei produttori agricoli di ciliegie in Puglia: alla raccolta la frutta viene pagata dalla filiera che fa capo alla Grande distribuzione appena 80 centesimi al chilo, cifra che non permette nemmeno di recuperare i costi di produzione e di raccolta.
Ed ecco quindi lo sciopero con il gesto clamoroso di buttare cassette di ciliegie sulla strada come già avvenuto nella giornata di ieri. Sono diversi i fattori che hanno provocato questa situazione.
Il fattore climatico che ha portato a un raccolto quantitativamente notevole, che ha provocato un sovrappresenza sugli scaffali della GDO.
Un secondo fattore climatico che ha inciso negativamente sulla calibratura del frutto, leggermente più piccolo del solito ma non per questo qualitativamente meno appetibile. Tuttavia non sembra ben accettato dai consumatori.
Il terzo è un fattore cronico che riguarda tutta la produzione ortofrutticola: la mancanza di OP (Organizzazioni di Produttori) che siano capaci di gestire il prodotto agricolo per caratteristiche di appetibilità, segmento di consumo, programmazione distributiva e quindi relazionarsi con potere contrattuale sulle controparti.
Rimane il fatto che sui banchi della GDO tutta la produzione ortofrutticola rimane oggetto di speculazione delle marche tra prodotti civetta sottocosto e rincari senza giustificazione alcuna.
Una confusione che, unita alla concessione per i clienti di poter maneggiare il prodotto, porta a un deprezzamento qualitativo che si riflette negativamente sul prezzo di vendita.
In generale non c’è valorizzazione del prodotto e quindi viene a mancare la possibilità di valorizzare caratteristiche come la calibratura e la specie qualitativamente migliore. Ricordiamo a tutti che se l’agricoltura non è remunerativa per il produttore essa è destinata all’abbandono.
E abbandonando la coltivazione si creano nelle aree vocate principalmente all’agricoltura desertificazione e emigrazione.