Recovery Plan per le famiglie: dall’assegno unico ai congedi parentali

Recovery Plan per le famiglie: dall’assegno unico ai congedi parentali

Le misure contenute nel PNRR a favore delle famiglie sono connesse al progetto di riforma contenuto nel Family Act, un disegno di legge organico che impegna il governo a introdurre entro due anni una serie di agevolazioni fiscali e aiuti per i nuclei familiari.

Il Family Act è un progetto organico di riforma delle politiche per la famiglia che fa leva su un potenziamento del sistema del welfare, tramite l’introduzione di un ventaglio di misure: dall’assegno unico universale alla revisione dei congedi parentali, senza dimenticare gli incentivi per il lavoro femminile, le agevolazioni per i giovani e gli aiuti rivolti ai disabili.

Assegno unico universale

La prima delle misure previste dal Family Act è l’assegno unico universale. In sintesi, le risorse destinate alle famiglie con figli a carico, oggi disperse su una pluralità di misure, con criteri e platee anche molto diversificati, saranno gradualmente potenziate e concentrate su un’unica misura nazionale di sostegno, che assegna ai nuclei familiari un beneficio economico omogeneo, secondo criteri di universalità e progressività.

Si tratta di un contributo economico riconosciuto alle famiglie con figli a carico, calibrato rispetto all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare, in modo da rafforzare il sostegno economico per i nuclei maggiormente in difficoltà, con l’obiettivo di contrastare la povertà minorile.

PNRR a misura di famiglia - Foto Fonte Ministero per la Pubblica Amministrazione

L’iniziativa è già in fase di elaborazione avanzata, con l’attuazione della legge delega n. 46 del 1° aprile 2021 approvata in via definitiva dal Parlamento. In attesa dell’entrata in vigore dell’assegno unico nella sua forma strutturale, prevista per il 2022, sono già state definite le istruzioni relative al provvedimento ‘ponte’: il sussidio transitorio per sostenere i genitori con figli minorenni che non beneficiano degli assegni al nucleo familiare.

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Asili nido, congedi parentali e spese per figli con patologie

Nel Family Act rientra anche una serie di previsioni che rivedono la disciplina dei congedi parentali e del congedo di paternità, recependo in anticipo la normativa europea in materia – Direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 – sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare, sulla base degli sviluppi attuali della società.

Insieme al riordino delle misure di sostegno all’educazione dei figli a carico, il nuovo disegno di legge stabilisce anche l’introduzione di nuove provvidenze. In particolare, si tratta della concessione di contributi che possono coprire anche l’intero importo delle rette per gli asili nido, dei micro-nidi, delle sezioni primavera e delle scuole dell’infanzia, nonché l’attivazione di servizi di supporto a domicilio per le famiglie con figli di età inferiore a 6 anni.

Sempre a proposito del sostegno per le famiglie, sono previste ulteriori misure in relazione alle spese sostenute per i figli affetti da patologie fisiche e non fisiche, compresi i disturbi specifici dell’apprendimento.

Tra le spese documentabili coperte ci sono quelle per l’acquisto dei libri di testo della scuola secondaria di primo e di secondo grado, per viaggi di istruzione, per l’iscrizione o l’abbonamento a associazioni sportive e per la frequenza di corsi di lingua straniera, arte e musica.

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Incentivi al lavoro femminile, smart working e agevolazioni per i giovani

Il Family Act mira al rafforzamento delle misure volte a incentivare il lavoro femminile, anche tramite l’introduzione di agevolazioni fiscali per le spese sostenute per i servizi domestici o di assistenza ai familiari con deficit di autonomia, assunti con contratto di lavoro subordinato, tenendo conto dell’ISEE familiare.

A tal proposito, è previsto che una quota della dotazione del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese sia riservata all’avvio di nuove imprese femminili e al sostegno della loro attività per i primi due anni. Sono inoltre previste ulteriori forme di rafforzamento delle misure volte a incentivare il lavoro femminile nelle Regioni del Mezzogiorno.

PNRR a misura di famiglia - Foto Fonte Ministero per la Pubblica Amministrazione

Sempre al contesto del Family Act fanno riferimento tre opportunità per i giovani:

  • le agevolazioni fiscali per la locazione dell’abitazione principale per le giovani coppie, con età non superiore a 35 anni alla data di presentazione della domanda;
  • le detrazioni fiscali per le spese sostenute per acquistare libri universitari per i figli maggiorenni a carico, qualora non usufruiscano di altre forme di sostegno per l’acquisto dei libri di testo (per favorire autonomia finanziaria dei giovani);
  • le agevolazioni fiscali per le spese sostenute dalle famiglie relativamente a contratti di locazione di abitazioni per i figli maggiorenni, iscritti a corsi universitari.

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Aiuti alle famiglie: 5 Investimenti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza

Per quanto riguarda l’articolazione delle misure nel Recovery Plan, ci sono due investimenti specifici rivolti alle famiglie nella missione 4 “Istruzione e ricerca“, collocati nella componente 1.1. In particolare:

  • l’investimento 1.1, che prevede un Piano per asili nido, scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia;
  • l’investimento 1.2, relativo a un Piano di estensione del tempo pieno e mense.

Inoltre, la missione 5 “Inclusione e coesione”, nella sua componente 2.1, prevede:

  • l’investimento 1.1 per la definizione di un Piano di sostegno alle persone vulnerabili e la prevenzione della istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti;
  • l’investimento 1.2, incentrato sui Percorsi di autonomia per persone con disabilità.

Da segnalare, infine, nell’ambito della missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica“, la componente 2.1 con l’investimento 1.2, che promuovendo le rinnovabili per le Comunità energetiche e l’autoconsumo sostiene le pubbliche amministrazioni, le famiglie e le microimprese nei piccoli Comuni con meno di 5 mila abitanti, contrastando il rischio di spopolamento e rafforzando la coesione sociale.

fonte: fasi.eu