25 Giu Richieste Assegno unico universale: con gli arretrati entro il 30 giugno
Per ottenere l’Assegno unico e universale, chi non lo ha ancora richiesto o ne ha appreso l’esistenza solo ora deve presentare la domanda entro il prossimo 30 giugno. Il rispetto della scadenza assicura al richiedente anche la corresponsione degli arretrati relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio scorsi. Il termine vale anche per i percettori con Isee, che intendono aggiornare la propria situazione economica specifica e, contestualmente vedersi rimodulato l’aiuto.
Oltre tale data, il sostegno sarà erogato dal mese successivo a quello di presentazione e senza arretrati.
Identikit del sostegno
L’assegno unico e universale (Auu), introdotto dall’articolo 2 della legge n. 46/2021 e reso operativo dal Dlgs n. 230/2021, è, lo ricordiamo, un aiuto economico alle famiglie, riconosciuto, a determinate condizioni, per ogni figlio a carico fino al compimento del ventunesimo anno d’età e senza limiti d’età per i figli disabili.
È “unico” perché sostituisce i precedenti assegni per il nucleo familiare e quelli familiari, un tempo erogati in busta paga. In pratica, ha mandato in pensione il premio alla nascita o all’adozione, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili, l’assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
È “universale” in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee.
In generale, l’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare rilevabile dall’Isee, se presentato al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità degli stessi. In particolare, alle famiglie in possesso di Isee valido, l’Assegno è corrisposto con importi maggiorati, calcolati in base alla corrispondente fascia di Isee. Le stesse maggiorazioni sono comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva e, quindi, con tutti gli arretrati, anche a coloro che al momento della presentazione della domanda non siano in possesso di Isee, ma per le quali l’Isee sia successivamente attestato, ma sempre entro il prossimo 30 giugno.
La domanda può essere presentata:
- accedendo dal sito dell’Inps al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns)
- contattando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o lo 06.164.164(da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico)
- tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.
- attraverso l’app “Inps Mobile” (vedi “Assegno unico e universale: invio istanze anche tramite app”).
Ultime sull’Auu
Per assicurare certezza sulle tempistiche di pagamento dell’Assegno unico e universale per i figli a carico alla consistente platea dei beneficiari, con il messaggio n. 2302 di ieri, 20 giugno 2024, l’Inps ha reso noto il calendario dei pagamenti per il periodo luglio – dicembre 2024.
Nello specifico, le valute di accredito dell’Auu in corso di godimento, che non ha subito variazioni, nel secondo semestre dell’anno sono fissate al:
17, 18, 19 luglio 2024
16, 19, 20 agosto 2024
17, 18, 19 settembre 2024
16, 17, 18 ottobre 2024
18, 19, 20 novembre 2024
17, 18, 19 dicembre 2024.
Come di consueto, invece, fa sapere l’Istituto di previdenza nazionale, il pagamento della prima rata della prestazione avviene generalmente nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Negli stessi tempi è accreditato l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’Auu abbia subito un conguaglio, sia a credito che a debito.
Nello stesso messaggio, infine, l’Inps ricorda che il dettaglio sulle modalità di effettuazione dei conguagli sull’Auu spettante, da parte dell’Istituto, è visualizzabile tramite il nuovo pannello informativo semplificato del servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico”, consultabile nella sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità” del portale istituzionale utilizzando la propria identità digitale (Spid almeno di livello 2, Cie 3.0 e Cns) o tramite gli Istituti di Patronato.