30 Ago Rientro a scuola, c’è un positivo: come scatta la quarantena
Le nuove misure di contenimento contro il Covid-19 sono state preparate per aiutare il mondo della scuola in questa ripartenza tra i banchi per gli alunni, si spera, in presenza costante.
Le principali novità di questo nuovo anno scolastico sono diversi tipi di quarantena e la didattica a distanza anche nelle scuole medie. Vediamole.
La quarantena con un positivo a scuola
Quattro, fondamentalmente, gli scenari previsti per la quarantena nel caso in cui emergesse un positivo in classe.
L’isolamento di 10 giorni vale per i non vaccinati, mentre passa a 7 nel caso di contatti stretti con un positivo per chi ha completato il ciclo di vaccinazione.
Alla fine del periodo di isolamento, sarà necessario avere un tampone molecolare negativo per tornare sui banchi. Chi non ha fatto il vaccino dovrà invece fare i test tra il decimo e il quattordicesimo giorno dall’ultimo contatto con un positivo.
Il risultato di tutto questo sarà che i docenti faranno quarantene di 7 giorni mentre tra gli studenti, dalla seconda media in poi, ci saranno i ragazzi vaccinati che torneranno in presenza dopo 7 giorni e ragazzi che potranno tornare solo dopo 10 giorni.
Con il tempo ci sarà da gestire classi inevitabilmente “miste”, con ragazzi in presenza e ragazzi a distanza.
L’incognita delle varianti
Poiché la variante Delta è capace di infettare molti più giovani di quanto possa accadere con il Covid, il problema della quarantena potrebbe investire più ragazzi del previsto.
Per questo è stata valutata la possibilità di altri due tipi di quarantene, più lunghe. Rispettivamente di 14 e di 21 giorni.
La prima di 14 vale per chi torna in classe senza tampone, se non ci sono sintomi e se non si tratta di variante Beta.
Quella di 21 vale per i casi positivi ma senza sintomi da almeno 7 giorni. Anche questa modalità non è consentita se si tratta di variante Beta.