21 Lug Sostegni bis: ottenere l’esonero contributi partita IVA 2021
Con l’obiettivo di velocizzare l’iter d’accesso all’esonero parziale dei contributi, la legge di conversione del decreto Sostegni bis si appresta a cambiare le regole sulla regolarità contributiva attraverso la verifica automatica del DURC dal 1° novembre 2021.
A breve arriverà la pubblicazione del decreto attuativo, che ha finalmente ottenuto l’approvazione dell’Europa, con l’intenzione di snellire l’iter degli adempimenti richiesti ai titolari di partita IVA.
Soltanto poche settimane fa, l’INPS aveva sollecitato consulenti e commercialisti ad effettuare la verifica circa la regolarità contributiva tramite la procedura DURC Online.
Il corretto adempimento degli obblighi contributivi sarà uno dei requisiti richiesti a lavoratori autonomi e professionisti ai fini dell’accesso all’esonero dal versamento dei contributi per il 2021, il cosiddetto anno bianco fiscale.
Il ritardo per l’emanazione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro, oltre ad aver portato alla proroga delle scadenze dei contributi per artigiani e commercianti e per gli iscritti alla Gestione Separata INPS, ha portato alla necessità di anticipare i tempi, al fine di consentire all’Istituto di gestire in maniera rapida le domande per il riconoscimento dell’esonero.
Una necessità che si appresta a venir meno, per effetto delle modifiche apportate in sede di conversione del decreto Sostegni bis. Facciamo il punto su cosa cambia, in base al testo approvato alla Camera e ora all’esame del Senato. L’approvazione definitiva è attesa entro il 24 luglio 2021.
L’articolo 47-bis della legge di conversione del decreto Sostegni bis, approvata dalla Camera il 15 luglio 2021 e ora all’esame del Senato, prevede il rinvio dei termini per la verifica della regolarità contributiva ai fini dell’accesso all’esonero dal versamento dei contributi per le partite IVA.
Nel dettaglio, l’emendamento approvato prevede che:
“Ai fini della concessione dell’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali di cui all’articolo 1, commi da 20 a 22-bis, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, la regolarità contributiva è verificata d’ufficio dagli enti concedenti a far data dal 1° novembre 2021. A tal fine la regolarità contributiva è assicurata anche dai versamenti effettuati entro il 31 ottobre 2021. Resta in ogni caso fermo il recupero, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, degli importi fruiti a titolo di esonero in quanto non spettanti”.
Cosa cambia?
In sostanza, sarà l’INPS o, per i professionisti, la cassa di riferimento, a verificare la regolarità contributiva del titolare di partita IVA. Non bisognerà richiedere il DURC Online e, inoltre, sarà concesso “regolarizzare” la propria posizione entro un termine più lungo.
La verifica sul DURC sarà infatti effettuata d’ufficio dal 1° novembre 2021 e la regolarità contributiva sarà assicurata anche dai versamenti effettuati entro il 31 ottobre 2021.
È anche alla luce dell’emergenza economica scatenata dal Covid-19 che ai titolari di partita IVA in possesso dei requisiti per l’accesso all’esonero contributivo viene concesso più tempo per regolarizzare la propria posizione.
Ma, è bene evidenziare, alla base delle semplificazioni previste dal decreto Sostegni bis c’è anche il ritardo per l’emanazione del decreto attuativo, passo fondamentale per poter dare il via alle domande di accesso all’esonero contributivo.
Dopo mesi di attesa, serve snellire l’iter procedurale per l’attuazione dell’anno bianco contributivo.
Esonero contributi partite IVA 2021: verifica DURC posticipata a novembre
Commercialisti e Consulenti del Lavoro hanno ricevuto nelle scorse settimane una missiva da parte dell’INPS relativa proprio alla necessità di richiedere il DURC Online.
L’obiettivo del sollecito era velocizzare le procedure per il riconoscimento dell’esonero dal versamento dei contributi INPS in favore dei titolari di partita IVA beneficiari.
Il decreto del Ministero del Lavoro è stato firmato il 7 maggio 2021, ma è rimasto di fatto impantanato, in attesa del via libera da parte dell’Europa.
L’ok allo schema di decreto è arrivato il 14 luglio 2021 dall’Antitrust UE, che ha dato parere favorevole al provvedimento da 2,5 miliardi per sostenere i titolari di partita IVA. L’esonero dal versamento dei contributi, pari ad un massimo di 3.000 euro, è pronto ora allo sprint finale.
La verifica della regolarità contributiva tramite il DURC Online è uno dei passaggi obbligati per tutti i titolari di partita IVA in possesso dei requisiti per beneficiare dell’agevolazione. La modifica prevista dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis rinvia al 1° novembre 2021 tale attività, che verrà effettuata d’ufficio e senza adempimenti da parte del richiedente.
Restiamo in ogni caso in attesa dell’approvazione definitiva della legge di conversione da parte del Senato per le dovute conferme.
Si ricorda che l’esonero dal versamento dei contributi INPS per l’anno 2021 è stato introdotto in favore di professionisti e lavoratori autonomi in possesso dei seguenti requisiti:
- calo di fatturato o corrispettivi nel 2020 pari almeno al 33% rispetto al 2019;
- reddito complessivo derivante dall’attività esercitata non superiore a 50.000 euro per il 2019;
- non titolarità di pensione diretta (fatta esclusione dell’assegno ordinario di invalidità o altri emolumenti corrisposti in caso di invalidità) o contratto di lavoro subordinato;
- possesso, per l’appunto, della regolarità contributiva.
L’anno bianco fiscale spetta poi non solo agli iscritti all’INPS, ma anche ai professionisti con cassa. Nel dettaglio, si applica ai seguenti soggetti:
- lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell’AGO (artigiani e commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e lavoratori iscritti alla gestione separata di cui l’art.2 comma 26 della legge n. 335 del 1995 e che dichiarano redditi ai sensi art.53 comma 1 del d.P.R. n.917 del 1986. Sono compresi anche i lavoratori soci di società e i professionisti componenti di studio associato. L’esonero spetta per i contributi 2021 dovuti a rate o con acconti;
- professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103. L’esonero spetta per i contributi di competenza 2021 da versare con rate o acconti;
- medici, infermieri e altri professionisti e operatori alla L. 3/2018, già collocati in quiescenza, a cui siano stati conferiti incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione per far fronte all’emergenza Cocid-19. L’esonero spetta per i contributi 2021 da versare con rate o acconti.
Una platea vasta di soggetti in attesa, ormai da mesi, dell’avvio della misura.