“Transizione 5.0”, partito il 12 settembre il completamento dei progetti

“Transizione 5.0”, partito il 12 settembre il completamento dei progetti

Dalle 12  del 12 settembre 2024 è stato dato il via libera alle comunicazioni di completamento dei progetti di innovazione per l’accesso al credito d’imposta relativo al piano “Transizione 5.0”. Un avviso pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy comunica che ieri è stato firmato il decreto direttoriale che apre la piattaforma informatica disponibile nell’apposita sezione dedicata alla misura del sito del Gse (Gestore servizi energetici) accessibile tramite Spid. La pagina web del Gse fornisce alle imprese le istruzioni dettagliate per adempiere correttamente agli oneri documentali previsti dal decreto.

Stiamo parlando dell’incentivo introdotto dall’articolo 38 del Dl 19/2024, a sua volta attuativo del Pnrr, a favore delle imprese che, dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, effettuano o hanno effettuato nuovi investimenti nell’ambito di progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5 per cento.

Scopo della misura è accelerare le “transizioni gemelle”, digitale e green, dei processi produttivi delle aziende. La dotazione finanziaria disponibile ammonta 6,3 miliardi di euro.

Ricordiamo che il bonus va prenotato attraverso la procedura informatica aperta dallo scorso 7 agosto, entro 30 giorni dalla conferma della prenotazione il beneficiario deve poi trasmettere una comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione dei beni agevolabili (vedi “Made in Italy, da oggi le prenotazioni per il tax credit “Transizione 5.0”).

Una volta portato a termine il progetto, l’impresa deve trasmettere una comunicazione di completamento, corredata dalla certificazione ex post, contenente le informazioni necessarie a individuare il progetto completato. Con il decreto firmato ieri, come prevede la normativa, il Mimit, stabilisce che dalle ore 12 di oggi le suddette comunicazioni possono essere inviate tramite la piattaforma Gse.

Possono usufruire dell’incentivo, ricordiamo, tutte le imprese residenti in Italia e le stabili organizzazioni con sede nel territorio, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa. Restano fuori soltanto i casi indicati al comma 3 dell’articolo 38 introduttivo della misura (situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa o sanzioni interdittive, eccetera). Per accedere all’agevolazione, inoltre, è necessario il rispetto delle norme sulla sicurezza e il versamento dei contributi previdenziali. Il credito d’imposta è determinato in base alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi.

La concessione del credito d’imposta è subordinata, dunque, alla presentazione di una certificazione ex ante, attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibile tramite gli investimenti progettati, e una ex post, comprovante l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alla certificazione ex ante. I soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni sono:

  • gli esperti in gestione dell’energia (Ege), certificati da organismo accreditato secondo la norma Uni Cei 11339
  • le energy service company (ESCo), certificate da organismo accreditato secondo la norma Uni Cei 11352
  • gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale, nonché i periti industriali e i periti industriali laureati iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.