04 Mar Ucraina: la centrale atomica di Zaporizhzhia a rischio Cernobyl
Altra escalation nella guerra di aggressione della Russia sull’Ucraina. Nelle prime ore di venerdì un bombardamento ha colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia, città che si trova nel sud-est dell’Ucraina la cui struttura è stata costruita tra il 1984 e il 1995, ed è la più grande d’Europa e la nona al mondo.
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aveva immediatamente twittato un allarme internazionale: “Se dovesse esplodere, sarebbe dieci volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri” di intervenire e “creare una zona di sicurezza”.
Subito dopo l’attacco è infatti divampato un incendio – domato solo verso le 06:45 dai Vigili del fuoco – che non avrebbe però riguardato strutture essenziali né i reattori, ma solo edifici secondari, secondo quanto riferito dalle autorità ucraine che hanno aggiunto che i livelli di radiazioni nell’impianto erano nella norma.
Nessun reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia “è stato coinvolto o colpito”. Lo ha affermato in mattinata il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare delle Nazioni Unite, Rafael Mariano Grossi, commentando l’esito dell’incendio alla centrale nucleare nella città di Energodar in una conferenza stampa che si è svolta poco fa.