31 Dic Verso la sostenibilità: la Germania spegne tre centrali nucleari
Il governo del neo cancelliere Olaf Scholz prosegue il cammino già avviato da Angela Merkel per realizzare la denuclearizzazione della Germania e, a partire dal primo gennaio 2022, spegnerà tre delle sei centrali nucleari ancora attive sul suolo nazionale.
Il cammino di progressivo abbandono di questa forma di energia era stato deciso sotto l’onda emotiva scatenatasi nel paese all’indomani dell’incidente alla centrale giapponese di Fukushima.
Questo è un passo importante nello sforzo imponente del paese per liberarsi non solo delle fonti di energia nucleare ma anche in quello di rinunciare alla fonte fossile del carbone.
Per il futuro – infatti – si punta su un mix tra gas naturale ed energie rinnovabili. Le premesse sono buone, visto che il sito Wind Europe ha calcolato che poco meno di un terzo dell’energia consumata in Germania era stata prodotta grazie al vento.
Le centrali nucleari che andranno in pensione allo scoccare del 2022 sono quelle di Gundremmingen (in Baviera) Grohnde (Bassa Sassonia) e Brokdorf (Schleswig Holstein). Le altre dovrebbero essere dismesse entro il 2027.
Nonostante la rinuncia all’atomo la bolletta energetica dei tedeschi resta bassa: il costo dell’energia si aggira attorno ai 230 euro per megawattora, contro i 260 che paga l’Italia.