01 Gen Zone gialle: come cambia l’Italia da lunedì 3 gennaio
Se da una parte il Governo Draghi ha emanato nuove regole per il Green Pass rafforzato che entreranno in vigore il 10 gennaio, dall’altra ha deciso pure il passaggio di alcune regioni in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio.
Il passaggio da zona bianca a zona gialla scatta – secondo la regolamentazione attuale – al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%.
Il governatore della Regione Attilio Fontana ha già comunicato che la Lombardia sarà nel novero degli ingressi in zona gialla, spiegando che che “i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss confermano il superamento dei parametri da zona bianca, pertanto da lunedì prossimo la Lombardia passerà in zona gialla. Non ci sono variazioni sulle misure da rispettare da parte dei cittadini, perché l’utilizzo della mascherina all’aperto è già prevista per tutte le fasce, compresa quella bianca”.
Le altre new entry della recrudescenza della pandemia sono Piemonte, Lazio e Sicilia. Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Province autonome di Trento e Bolzano e la Calabria sono gialle già da due settimane.
Le caratteristiche della zona arancione, impongono il superamento delle soglie del 20% e 30% per terapie intensiva e ricoveri in area medica; inoltre l’incidenza deve superare i 150 nuovi casi ogni 100mila abitanti per settimana. Solo i dati della Liguria si avvicinano concretamente a questa fascia, ma non sarebbero stati ancora raggiunti.
Emilia-Romagna e Umbria, a causa dell’aumento dei contagi spinto anche dalla variante Omicron, sarebbero altri territori vicini alle soglie della zona gialla.